Il cashmere: fibra morbida e setosa della stessa consistenza di una nuvola

Il cashmere: fibra morbida e setosa della stessa consistenza di una nuvola

Nessuna persona, diceva Coco Chanel, ti farà sentire protetto e sicuro come un capo in cashmere e un paio di occhiali neri! E' tutta una questione di lana caprina ma talmente preziosa, soffice e rara che si può definire la regina delle lane. Il cashmere, fibra morbida e setosa, della stessa consistenza di una nuvola, è uno dei simboli della comodità e dello stile senza tempo.

Ma che cos'è davvero il cashmere ? Il cashmere può essere eclettismo, morbidezza, leggerezza, comodità.
La sua naturale origine dal sottovello delle capre HIRCUS che vivono nelle alte montagne asiatiche, la maestosità nella trasformazione dal fiocco al filo in rocca da parte di aziende italiane specializzate nella tessitura da generazioni in generazioni, la precisione e la conoscenza di maestri artigiani che dalla rocca di filo realizzano il maglioncino, l'accessorio, il capo finito, permette a noi creativi di sperimentare, sognare, realizzare stili e modellerie uniche.

La preziosità di questa materia prima è un grosso stimolo alla mia creatività, è una complicità, una piacevole e naturale dipendenza con la quale posso dar vita a capi veramente senza tempo.

Oggi giorno tante sono le declinazioni del cashmere, ma quello vero, quello sopra descritto dalla qualità eccelsa è tale perché è caratterizzato da una fondamentale selezione delle fibre in base a 3 variabili determinanti: lunghezza, finezza e colore.
Più la fibra è lunga e fine e più prezioso sarà il filo e speciale il capo finito. E più la fibra è lunga e più avrà una minore tendenza a sfibrarsi riducendo molto quell'antiestetico ma naturale effetto pilling generato dal contatto fra il calore corporeo e la fibra che si creano nei punti di maggior sfregamento. Ma per garantirmi e garantire ai miei clienti la qualità al top, mi avvalgo solo di aziende qualificate e certificate tutte operative in Italia tra i comparti tessili della Toscana e del Piemonte.

Il cashmere essendo una fibra naturale è viva e sempre in movimento, e proprio per la sua naturale origine questa fibra si avvale anche di un altissima capacità di isolamento termico sia dal freddo che dal calore ( 10 volte più caldo e leggero della lana) dando così la possibilità ad una maglia di essere indossata con piacere e naturalezza sia d'inverno che in una stellata sera d'estate. Ma gode anche della caratteristica di ingroscopicità (assorbe l’umidità e quindi il sudore, ed è per questo un tessuto traspirabile), come anche l’antistaticità (non attira a sé campi elettromagnetici, ed elettrostatici quindi non attira la polvere conferendo salubrità ed igiene del capo. ), e ama l’acqua (le fibre, bagnandosi, reagiscono allentandosi), e per finire si infeltrisce meno della lana causa della sua particolare elasticità naturale che, anche se stressata, le permette di ritornare sempre nella sua forma iniziale risultando perciò resistente all’usura.

Di Cashmere si parla sin dai tempi di Marco Polo, come la fibra dei re o detto anche vello d'oro, quando il famoso esploratore lo scoprì grazie agli abitanti delle alture asiatiche che allevavano queste speciali capre capaci di resistere a temperature glaciali, e che usavano il duvet ( sottovello ) della capra per ricavare indumenti caldissimi. Da allora, la storia di questa eccellente fibra ha attraversato civiltà intere unendo mondi lontani tra oriente e occidente. L’elevato pregio, l’inconfondibile sensazione avvolgente e le uniche proprietà naturali hanno corrotto nel corso del tempo mercanti, principi e imperatori, per trovare la sua massima realizzazione nella moda come materiale nobile per eccellenza capace di dar vita a creazioni senza tempo.

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